Marco Conidi
Marco Conidi ha costruito la sua carriera sulle attese e sui sacrifici, anche artistici. E sulla concretezza (sette dischi e un e.p. In poco più di vent'anni). Ha composto a venticinque anni con la saggezza di un quarantenne e a quaranta con la voglia di un ventenne. Negli anni '80 frequenta i piani alti dell'industria discografica, spingendosi per due volte fino al Festival di Sanremo, poi a un certo punto si rigenera ripartendo dalle etichette indipendenti con quel suo sogno un po' italiano un po' americano. Nell'ultima tappa, anni 2000 abbondanti, resta fedele a sè stesso ma con un tocco di modernità, finendo con l'allungare oggi lo sguardo, quando non fa il solista, anche verso la vivacità del nuovo folk con l'Orchestraccia.
"Cinque anni" racconta anni magici, faticosi e necessari. Anni in cui Marco scriveva incessantemente e cercava una strada un po' più sua di quelle battute prima. Nei cinque anni intercorsi tra il singolo "Stella di città" (i Soul Asylum di "Runaway Trains") e l'album "Marco Conidi" (il suo quarto, la ripartenza, quello di "Questa sera" e "Italiani d'America"), l'artista romano ha prodotto più session, idee, registrazioni di quante possa contenerne un solo disco. Ha innaffiato progetti che parevano treni in corsa ma si arrestavano dopo qualche chilometro, mai senza lasciare una traccia che servisse a fare nuova strada.
Queste canzoni – demo, provini, outtakes o "esami di abilitazione al prossimo disco" - finiscono oggi con l'essere un disco a sé, con una sua fisionomia e una poetica. Sono state provate, registrate e missate in diversi studi, sale prova, sale da concerti e stanze di hotel tra il 1993 e gli ultimi mesi del 1997.
"Terra dove andare", di Ivano Fossati, arriva da una live session con L'Altra Razza. "Una vita da far brillare" è presentata in una "early version", più veloce, furiosa e scarna rispetto a quella realizzata poi per l'album "Marco Conidi". Otto gli inediti destinati soprattutto a quelli che Marco non l'hanno mai abbandonato.
Chiude "Che sarà", quella di Jimmy Fontana e Franco Migliacci, una tra le più belle canzoni italiane di sempre. E' finita nelle registrazioni per caso, come quelle cose che si suonano per svagarsi e distendersi un po'. Lì sarebbe rimasta se non fosse nata l'idea di questo disco, di queste canzoni ritrovate e dei loro protagonisti, dei quali questa versione così dylaniana sa raccogliere – senza che sia stata all'epoca il frutto di alcun calcolo - tutta l'incertezza, i dubbi e la voglia di "andare".
DISCOGRAFIA
- Ferragosto '66 (1989)
- Marco conta uno due tre (1991)
- C'è in giro un'altra razza (1992)
- Stella di città (e.p. 1994)
- Marco Conidi (1998)
- Reprise (live, 2001)
- Nuvole e regole (2005)
- Miracoli non se ne fanno (2007)
- Cinque anni (2011)
WEB
Marco Conidi Official Promotion
VIDEO
Un passo via da te (2011), da Senza Filtro